venerdì 8 giugno 2012

intercultura


Cittadinanza onoraria per 300 bambini della scuola ‘Di Donato’ all’Esquilino

Cittadinanza onoraria
A non considerarli italiani al 100% è solo la legge. Per il resto, sono connazionali a tutti gli effetti: nati da cittadini stranieri, frequentano una scuola nel centro di Roma, si appassionano per i calciatori del campionato di calcio, conoscono alla perfezione luoghi e tradizioni.

300 bambini dell'Istituto Di Donato all'Esquilino (scuola materna, primaria e media inferiore) un riconoscimento ufficiale però lo hanno finalmente ottenuto.

Hanno ricevuto dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l'attestato di ‘cittadinanza onoraria’ e una copia della Costituzione italiana, iniziativa durante la quale, alla presenza del ministro per l'Integrazione e la Cooperazione, Andrea Riccardi, è stata rilanciata l’iniziativa della Provincia ‘L'Italia di chi nasce e di chi la ama’.

"Sono davvero contento e orgoglioso - ha detto Zingaretti -  di quest'iniziativa che permette a bambini provenienti da tutto il mondo di perfezionare la propria integrazione.  Dare a questi bambini la cittadinanza è un segnale che non bisogna predicare ma agire".

Per il Ministro Riccardi "Serve un cambio di mentalità che porti all'approvazione della legge sulla cittadinanza ai figli degli immigrati, e vedo che sta cambiando. Oggi la cultura è più matura e saggia ma non è stata ancora ricucita quella frattura tra Paese reale e Paese legale. L'integrazione dà energia vitale all'Italia e la presenza degli immigrati aiuta a fare comunità".
 
La legge italiana infatti non prevede il riconoscimento del diritto di cittadinanza per il semplice fatto di essere nati in Italia.

Una legge decisamente obsoleta, del 1991, infatti prevede l’attribuzione della cittadinanza per chi ha i genitori cittadini, mentre si è cittadino per nascita nei seguenti casi:

- il figlio di padre o madre cittadini

- chi è nato nel territorio italiano se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi, ovvero se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori secondo la legge dello Stato quale questi appartengono

- il figlio di ignoti trovato nel territorio italiano, se non venga trovato in possesso di altra cittadinanza.

La condizione giuridica dei bambini di origine straniera nati in Italia è così strettamente legata alla condizione dei genitori: solo se i genitori, dopo dieci anni di residenza legale, ottengono la cittadinanza, questa si trasmette ai figli. Altrimenti possono fare richiesta di cittadinanza solo al compimento del diciottesimo anno di età e non oltre il compimento del diciannovesimo.

A condizione, però, che siano in grado di dimostrare di aver vissuto ininterrottamente sul territorio italiano.

Senza rispettare questa condizione, cosa peraltro non semplice dal punto di vista burocratico, non otterranno la cittadinanza, con il rischio di essere considerati clandestini e l’obbligo di lasciare l’Italia.

Una riforma della legge sulla cittadinanza è necessaria, come auspicato anche dal Presidente della Repubblica.

7 Giugno 2012

mercoledì 6 giugno 2012

venerdì 1 giugno 2012

festa della repubblica



https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgglgI0kdUc-9JxYuwANQSwXrW8PEKXf8JNVx9LqvK9ABXaljMTDmPDlUWCzNOzQLYgjhbBOeCBHoRwq4rMSsNNqXo8DzLy5lR19C1nLROnxt5qnlCMBrLr1bpQxdpbRMovJfHbJpBA62TQ/s1600/La+costituente.tiffdomenica 3 giugno alle ore 17.00 nella sala delle conferenze del museo della resistenza di via tasso 145 a roma l'autrice patrizia pacini presenta "la costituente: storia di teresa mattei".