mercoledì 18 aprile 2012

il volto sconosciuto della psichiatria- errori e orrori

Mostra multimediale: Il volto sconosciuto della Psichiatria

Arriva a Roma la mostra multimediale: "Il volto sconosciuto della Psichiatria".
La mostra, che per la seconda volta viene esposta ai cittadini romani, si presenta aggiornata con i contenuti speciali "Appunti e riflessioni sul movimento di riforma in Italia".
Mostra psichiatria Roma

mercoledì 4 aprile 2012

test dna - padri e madri?

Repubblica 3.4.12
La corsa dei padri al test del Dna sui figli
"Ditemi se questo è mio figlio" corsa dei papà al test fai-da-te
Boom di esami del Dna. E in un caso su cinque il genitore è un altro
di Fabio Tonacci
FONTE WWW.SEGNALAZIONI.BLOGSPOT.COM 

latino americano

Un latinoamericano fra tradizione e contemporaneità di Alfredo Sosabravo

  • data inizio: 11/04/2012
  • data fine: 29/04/2012
Nell’ambito di Primavera Latinoamericana, iniziativa promossa e organizzata dall'IILA - Istituto Italo-Latino Americano in collaborazione con le Ambasciate dei Paesi membri, Zètema e Roma Capitale, mercoledì 11 aprile alle ore 18 presso La Pelanda in piazza Orazio Giustiniani, 4 (Ex Mattatoio di Testaccio) si terrà l'naugurazione della mostra Un latinoamericano fra tradizione e contemporaneità dell’artista cubano Alfredo Sosabravo, a cura di René Palenzuela, in collaborazione con l’Ambasciata di Cuba in Italia. La mostra sarà aperta fino al 29 aprile. Ingresso gratuito.


Alfredo Sosabravo
Nato nel 1930, Sosabravo è ceramista, pittore, incisore, scultore di rilievo nella storia dell’arte cubana. Come afferma lo stesso artista: “Nei miei colori c’è ottimismo, positività, fiducia verso l’essere umano”: un modo di essere cubano, latinoamericano e contemporaneo; un modo di esprimersi nel presente senza dimenticare il passato e la tradizione.


La Pelanda
piazza Orazio Giustiniani, 4

Orario mostra:
martedì – venerdì, dalle 15.00 alle 23.00
Sabato, domenica e festivi, dalle 11.00 alle 23.00

lunedì 2 aprile 2012

FOSCO MARAINI

Fosco Maraini

mostra fotografica a firenze nel palazzo medici riccardi via cavour 2 fino al 30 aprile 2012

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Fosco Maraini & Famiglia.jpg
Fosco Maraini (Firenze, 15 novembre 19128 giugno 2004) è stato un etnologo, orientalista, alpinista, fotografo, scrittore e poeta italiano.

Indice

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Vita [modifica]

I componenti della spedizione al Gasherbrum IV del 1958. Fosco Maraini è il primo in piedi a destra
Nacque il 15 novembre 1912 dallo scultore Antonio Maraini (1886-1963), di antica famiglia ticinese, e dalla scrittrice Yoï Crosse (1877-1944), di padre inglese e madre ungherese di origine polacca.
Bilingue italo-inglese fin dalla nascita, crebbe e si formò nell'ambiente intellettualmente vivace proprio del suo nucleo familiare e della Firenze degli anni 1920 - 1930. Nel 1934, spinto dalla sua immensa curiosità nei confronti dell'Oriente, si imbarcò sulla nave Amerigo Vespucci come insegnante di inglese, visitando l'Africa del Nord e l'Anatolia. Nel 1935 sposò la pittrice siciliana Topazia (n. 1913), dell'antica famiglia Alliata di Salaparuta, principi di Villafranca, da cui ebbe le tre figlie Dacia (Fiesole, 1936), Yuki (Sapporo, 1939 - Rieti, 1995) e Toni (Tokyo, 1941).
Maraini si laureò in Scienze Naturali e Antropologiche all'Università degli Studi di Firenze. Nel 1937 raggiunse l'orientalista maceratese Giuseppe Tucci, che conosceva assai bene sanscrito, tibetano, hindi, nepali, bengali e altre lingue asiatiche, in una spedizione in Tibet, alla quale ne sarebbe seguita un'altra undici anni più tardi, nel 1948. Da tale esperienza scaturì la grande passione che lo portò a dedicarsi allo studio delle culture e dell'etnologia orientale e a scrivere Segreto Tibet.
Prima della seconda guerra mondiale, Maraini si trasferì in Giappone, dapprima nel Hokkaidō, a Sapporo, e poi nel Kansai e a Kyōto, come lettore di lingua italiana per la celebre università locale. L'8 settembre 1943 si trovava a Tokyo e rifiutò, assieme alla moglie, di aderire alla Repubblica di Salò. Venne quindi internato in un campo di concentramento a Nagoya con tutta la sua famiglia. Durante la prigionia compì un gesto d'alto significato simbolico per la cultura giapponese: alla presenza dei comandanti del campo di concentramento si tagliò il mignolo della mano sinistra con una scure. Non ottenne la libertà, ma una capretta ed un orticello permisero alla famiglia Maraini di sopravvivere. Finita la guerra tornò in Italia, per poi ripartire verso nuove mete quali il Tibet, Gerusalemme, il Giappone e la Corea.
Mappa di Kyoto, da Meeting with Japan di Fosco Maraini, p. 204
Conosciuto per i suoi numerosi lavori fotografici in Tibet e in Giappone, Maraini fotografò le catene del Karakorum e dell'Hindu Kush, l'Asia centrale e l'Italia in generale; fu insegnante di lingua e letteratura giapponese all'Università di Firenze e uno dei massimi esperti di cultura delle popolazioni Ainu del Nord del Giappone.
Maraini si cimentò anche nella composizione poetica, utilizzando la tecnica da lui definita metasemantica, di cui è un esempio l'opera Gnosi delle fànfole.
Noto anche come alpinista, svolse la sua attività principalmente nelle Dolomiti, dove compì le sue prime ascensioni con Emilio Comici, Tita Piaz e Sandro del Torso. Partecipò inoltre ad alcune importanti spedizioni del Club Alpino Italiano: quella del 1958 al Gasherbrum IV (7980 m, nel Karakorum, Pakistan), guidata da Riccardo Cassin, e quella del 1959 organizzata dalla sezione di Roma del CAI al Saraghrar Peak (7350 m, nell'Hindu Kush, Pakistan), guidata da Franco Alletto e Paolo Consiglio. Su entrambe le spedizioni scrisse un libro: Gasherbrum 4, Baltoro, Karakorum e Paropamiso (vedi la sezione dedicata alle opere).
Dopo aver divorziato da Topazia Alliata, nel 1970 sposò in seconde nozze la giapponese Mieko Namiki, con la quale visse a Firenze, nella villa paterna di Torre di Sopra, presso il Poggio Imperiale, lavorando alla sistemazione del suo archivio fotografico e dei suoi moltissimi libri rari.
È morto nel giugno del 2004, con la volontà di essere seppellito in un piccolo cimitero della Garfagnana.

letterati scrittori giornalisti professori universitari....

Antonio Tabucchi

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Antonio Tabucchi
Antonio Tabucchi (Pisa, 24 settembre 1943Lisbona, 25 marzo 2012) è stato uno scrittore italiano.
Legato da un amore viscerale al Portogallo, è stato il maggior conoscitore, critico e traduttore dell'opera dello scrittore Fernando Pessoa dal quale ha attinto i concetti della saudade, della finzione e degli eteronimi.
Tabucchi conosce l'opera di Pessoa negli anni sessanta, durante le sessioni che frequenta alla Sorbona, ne rimane talmente affascinato che, tornato in Italia frequenta un corso di lingua portoghese per comprendere meglio il poeta.
I suoi libri e saggi sono stati tradotti in 18 paesi, compreso il Giappone. Con María José de Lancastre, sua moglie, ha tradotto in italiano molte delle opere di Fernando Pessoa, ha scritto un libro di saggi e una commedia teatrale su questo grande scrittore.
Ha ottenuto il premio francese "Médicis étranger" per Notturno indiano e il premio Campiello per Sostiene Pereira.